L’insieme dell’opera di questo artista sincero riflette speciali corrispondenze: accoglie l’eco di voci lontane nel segno costante della poesia e rinnova le fonti che considera archetipi della memoria.
(Da Italo Valenti. Il suo lirico candore, Tesserete, Pagine d’Arte – Mendrisio, Archivio Valenti, 2012).
Sul filo delle immagini, Matteo Bianchi e Veronica Provenzale percorrono il cammino artistico e personale di Italo Valenti, guidato da maghe e traghettatori misteriosi e solenni: dalle prime opere – nate all’interno della cerchia della “gaia gioventù” vicentina – agli esiti legati al movimento milanese di «Corrente», fino al periodo locarnese, alle prove informali dei Caos e all’approdo alla sua stagione più lirica e misurata. Veronica Provenzale, storica dell’arte e curatrice della mostra “Corrispondenze. Italo Valenti e i sodalizi artistici fra Vicenza e Locarno” presso il Museo Casa Rusca, dialoga con Matteo Bianchi, già conservatore del Museo Villa dei Cedri di Bellinzona, editore di Pagine d’Arte e fondatore della casa museo dedicata a Luigi Rossi in Capriasca. Su Italo Valenti ha curato libri e mostre, in particolare la retrospettiva alla Permanente di Milano nel 2012.
Modera la serata Stefano Vassere, direttore delle Biblioteche cantonali.