Pier Daniele La Rocca. Poema

Yellow Poem, 2017 – Acrilico su legno pressato, 90 x 120 cm © Pier Daniele La Rocca 2019 – Foto Franco Zannini

Gli spazi sotterranei del Museo Casa Rusca accolgono questo autunno le opere di Pier Daniele La Rocca. Il progetto è stato interamente ideato e curato dall’artista italiano che presenta al pubblico, dal 22 settembre al 27 ottobre 2019, una selezione di suoi lavori tratti dalla raccolta Poema.

Pier Daniele La Rocca (*1945) frequenta il Ticino da ormai una trentina di anni, prediligendo le sponde del Verbano, affini alla regione del Lago di Garda, suo luogo di origine. La mostra rappresenta pertanto un evento rilevante del suo percorso artistico che, nonostante si sia aperto sovente a scenari internazionali, è difatti legato al territorio ticinese.

Le opere presentate sono state selezionate dalla corposa produzione degli ultimi due anni, intitolata Poema. Ciò che contraddistingue questa raccolta è il ricorrente rimando alla letteratura, sia attraverso espliciti inserimenti all’interno delle opere sia tramite sottili rimandi. La poesia, come la musica, è una passione fondamentale per l’artista, che desidera invitare il pubblico a scoprire il fascino di questo incontro all’interno del suo lavoro. Si avrà pertanto modo di scoprire citazioni di poesie incluse in minute tavole o dipinti ispirati alle narrazioni di gesta eroiche, dove la finezza del segno e la ricerca materica coinvolgono il visitatore in una personale visione del rapporto tra arte e poesia.

Se questa ricerca è stata sviluppata da La Rocca soprattutto negli ultimi anni, l’ispirazione all’arte primitiva è sin dagli anni Ottanta – periodo di lunghi viaggi in Asia, Africa e Sud America – una componente nodale per la realizzazione delle sue opere, unitamente alla ricerca dei materiali. Dalle polveri allo stucco, dal legno alla pietra fino alla terracotta, all’acrilico e all’inchiostro: l’artista sceglie con estrema cura gli elementi che compongono la sua opera e s’impegna a descriverli minuziosamente nelle didascalie.

Il colore è un altro importante protagonista dell’universo creativo di La Rocca, che ne sperimenta la forza disponendolo con decisione su tavole neutre, esaltando gli spazi espositivi in maniera vitale.

L’opera di Pier Daniele La Rocca si pone dunque come un’opportunità per scoprire un’indagine artistica intensa, volta a mettere in evidenza le connessioni imprescindibili tra le arti e l’importanza di non limitarsi nello sviluppo delle proprie ricerche, mantenendo costantemente vigile lo sguardo sul mondo.

Biografia

Pier Daniele La Rocca nasce nel 1945 a Brenzone, sul Lago di Garda.

Dal 1960 segue dei corsi di tecniche pittoriche nello studio dell’artista veneziano Pietro Franchini per poi intraprendere, nel 1965, gli studi classici con approfondimenti di storia e letteratura antica.
Svolge la pratica di giornalismo e fotografia tra Milano e Bologna negli anni Settanta e all’inizio del decennio successivo è assistente alla regia a Roma. Risalgono a questo periodo le sue prime partecipazioni a esposizioni.

Nel corso degli anni Ottanta viaggia ripetutamente e con lunghe permanenze in Asia, Africa, Sud America e nelle isole greche. I taccuini redatti durante questi soggiorni denotano l’apertura a nuove tematiche e sperimentazioni materiche.

Tornato stabilmente in Italia, La Rocca s’impegna a proporre i suoi lavori in numerosi spazi. Espone pertanto, tra il 1990 e il 1999, in Svizzera e per la prima volta ad Ascona, in Italia e in Germania. L’attività espositiva si protrae anche negli anni successivi, unitamente alla pubblicazione di libri d’artista e libri-scultura.
Tra il 2008 e il 2011 torna a esporre in Ticino, in particolare al Museo comunale d’arte moderna ad Ascona e al Museo delle Culture a Lugano. Successivamente presenta le sue opere nella Svizzera tedesca e sviluppa nuovi cicli di opere in ceramica.

Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato principalmente su ricerche correlate al rapporto tra pittura e poesia, realizzando la raccolta di opere Poema.
L’artista vive e lavora a Brisighella, in provincia di Ravenna.

Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Francia, Grecia, Inghilterra, Italia, Svizzera, Germania e Stati Uniti.