Mario Botta. Spazio Sacro

Mario Botta - Cattedrale della Resurrezione

Mario Botta, Cattedrale della Resurrezione, 1988-95 Évry, Francia © Pino Musi

Dal 25 marzo al 12 agosto 2018 la Pinacoteca Comunale Casa Rusca a Locarno ospiterà una rassegna delle architetture del sacro di Mario Botta.
“Mario Botta. Spazio Sacro” è un progetto espositivo curato dallo studio Mario Botta Architetti, con la direzione scientifica di Rudy Chiappini.

Dopo aver presentato artisti di fama internazionale (Valerio Adami, Fernando Botero, Hans Erni, Mimmo Rotella, Javier Marín e Robert Indiana), il Museo inaugura la programmazione espositiva del 2018 con una mostra dedicata a Mario Botta, estendendo il proprio orizzonte di ricerca e interesse anche all’architettura.

La mostra si svolgerà nelle sale della Pinacoteca e nel suggestivo padiglione costruito per l’occasione nel cortile esterno. Per la prima volta in assoluto saranno presentate 22 architetture realizzate in differenti Paesi: Svizzera, Italia, Francia, Israele, Ucraina, Sud Corea e Cina. Si tratta di 18 edifici, 3 opere in corso di realizzazione e una proposta per una cappella all’aeroporto della Malpensa. Tutti i progetti saranno documentati con modelli originali, disegni e gigantografie.

L’esposizione documenta una tipologia cara all’architetto Mario Botta che, in tanti anni di attività, ha avuto diverse opportunità di confrontarsi con la dimensione del sacro, tanto da giungere ad affermare che “attraverso gli edifici di culto ho l’impressione di aver individuato le radici profonde dell’architettura stessa. I concetti di gravità, di soglia e di luce come generatrice dello spazio, il gioco delle proporzioni e l’andamento ritmico degli elementi costruttivi, fanno riscoprire all’architetto le ragioni primarie, di matrice in qualche modo sacra, dell’architettura stessa.”

La capacità dell’architetto svizzero è infatti quella di sviluppare un linguaggio architettonico basato sullo studio delle forme primarie, dei volumi puri, della geometria elementare e dei materiali naturali. Una sfida importante da vincere per Botta è misurarsi con l’infinito attraverso elementi finiti, figure semplici che sono più facilmente distinguibili e in cui tutti si possono riconoscere.

L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo illustrato, accompagnato da una introduzione di saggi critici (Salvatore Veca, Gianfranco Ravasi, Corrado Bologna, Pierluigi Panza, Giorgio Ciucci) e da una selezionata raccolta antologica a complemento di ogni capitolo.

La mostra è sostenuta da UBS e Laube SA.


Note biografiche

Nato il 1. aprile 1943 a Mendrisio.
Dopo un periodo di apprendistato a Lugano, frequenta il liceo artistico a Milano e prosegue i suoi studi all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove si laurea nel 1969 con i relatori Carlo Scarpa e Giuseppe Mazzariol. Durante il periodo trascorso a Venezia, ha occasione di incontrare e lavorare per Le Corbusier e Louis I. Kahn.

Nel 1970 apre il proprio studio a Lugano e, da allora, svolge parallelamente anche un’intensa attività didattica con conferenze, seminari e corsi presso scuole di architettura in Europa, in Asia, negli Stati Uniti e in America Latina.

Nel 1976 è chiamato come professore invitato (visiting professor) presso il Politecnico di Losanna e nel 1987 presso la Yale School of Architecture a New Haven, Stati Uniti. Dal 1983 è nominato professore titolare delle Scuole Politecniche Svizzere, dal 1982 al 1987 è stato membro della Commissione Federale Svizzera delle Belle Arti.
Partendo dalle prime realizzazioni di case unifamiliari in Canton Ticino il suo lavoro ha abbracciato molte tipologie edilizie: scuole, banche, edifici amministrativi, biblioteche, musei ed edifici religiosi.

Tra le sue opere si possono ricordare: il San Francisco Museum of Modern Art; la cattedrale della resurrezione a Évry; il Museum Jean Tinguely a Basilea; la sinagoga Cymbalista e centro dell’eredità ebraica a Tel Aviv; la biblioteca municipale a Dortmund; il Centre Dürrenmatt Neuchâtel; il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; la chiesa Papa Giovanni XXIII a Seriate; la ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano; la chiesa del Santo Volto a Torino; la biblioteca dell’Università Tsinghua e il Tsinghua University Art Museum a Pechino.
Nel corso degli ultimi anni, nell’ambito della creazione dell’Università della Svizzera italiana, si è impegnato come ideatore dell’Accademia di architettura – dove tuttora insegna – e della progettazione e realizzazione del nuovo Teatro dell’architettura a Mendrisio – che inizierà la sua attività nella primavera del 2018.

Vive e lavora a Mendrisio.