Dal 13 marzo al 14 agosto 2016 esposizione: “Rotella e il Cinema”
“Rotella e il Cinema” intende presentare al grande pubblico lo stretto rapporto che ha caratterizzato l’intera attività di Mimmo Rotella (Catanzaro, 1918 – Milano, 2006) con il mondo del cinema: attraverso un percorso cronologico e tipologico, verranno prese in analisi le molteplici tecniche utilizzate dall’artista per rappresentare il suo legame con il cinema italiano e internazionale.
A partire dai primi décollages dell’inizio degli anni Sessanta – dove il soggetto cinematografico diventa man mano protagonista – il percorso proseguirà focalizzandosi sulle tecniche fotomeccaniche del riporto fotografico e dell’artypo, sviluppate tra il 1963 e il 1980: se nei primi Rotella isola singoli fotogrammi riportandoli su una tela trattata con un’emulsione fotografica, negli artypos i manifesti diventano materia prima di una sovrapposizione randomica di immagini e scritte.
Conclusa l’esperienza con la Mec-Art, negli anni Ottanta l’artista sceglie di ritornare al manifesto cartaceo, che diventa canovaccio per le sovrapitture realizzate apponendo un segno pittorico sulle affiches, dando così vita alle icone della cultura cinematografica, da Brigitte Bardot a James Dean.
La centralità del manifesto – in particolare di quello cinematografico – porta Rotella a concentrare la sua produzione degli anni novanta e dei primi anni duemila di nuovo sui grandi e grandissimi décollages dove i miti del cinema “storico” come Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor, Sofia Loren, John Wayne e Elvis Presley si confrontano con i nuovi divi e registi di quello contemporaneo, come Keanu Reeves, George Clooney, Quentin Tarantino, Lana e Andy Wachowski, creando un dialogo sempre attuale con la cosiddetta “settima arte”.
A sottolineare la centralità del cinema nella produzione dell’artista, saranno presenti nella mostra dei monitor tramite i quali verranno proiettati – a fianco di alcuni dei lavori – degli spezzoni di quei film che hanno ispirato Rotella e la cui locandina è stata da lui utilizzata per la realizzazione delle opere. Una modalità espositiva che permetterà di percepire in maniera simultanea e per libera associazione, la fonte di ispirazione da cui l’artista ha tratto spunto creativo.